PIZZERIA LA LOCANDA (Mörfelder Landstr. 255, 60598 Frankfurt am Main)
La pizzeria la Locanda é un locale semplice, alla buona, una …. Locanda … per l’appunto. Roberto Zaniello, napoletano verace, ha rilevato il locale sei anni fa ed assieme al suo collega Massimo, maestro pizzaiolo, ha trasformato rapidamente il locale in un punto d’incontro per veri estimatori della pizza NAPOLETANA (teniamo a sottolinearlo).
Un forno a legna di antica tradizione napoletana, un impasto realizzato come vuole il decalogo dei pizzaioli napoletani con acqua, sale, un pizzico di lievito di birra e una miscela personalizzata a base di due tipi di farine (una 00 ed l’altra tipo 1 da macinazione in pietra), una lunghissima e lenta lievitazione (sino a 48 ore) per arrivare alla delicata fase della manipolazione, un momento decisivo durante il quale dai panetti si ricava il disco steso esclusivamente con le mani con movimenti che dal centro vanno verso l’esterno permettendo così lo spostamento dell’aria nella parte periferica del disco che si gonfierà durante la cottura: tre pizze in una volta per circa 70/80 secondi. Ed eccola risplendere appena uscita dal forno, con il suo profumo intenso che ricorda quello del pane fresco, il delicato aroma, dolcemente acidulo del pomodoro e della mozzarella (o fior di latte come ci spiega Roberto), il profumo dell’olio d’oliva, e delle altre spezie, basilico fresco e origano ….. perché come disse l’ineguagliabile cantante e musicista partenopeo Pino Daniele: „Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‚ncoppa: vedrai che il mondo poi ti sorriderà“.
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REUTER’S (Reuterweg 104, 60323 Frankfurt am Main)
Non si penserebbe che sia un ristorante italiano. Bisogna aprire la porta ed entrare per capire cosa si nasconda dietro e dentro Reuter’s, un piccolo ristorante in zona semicentrale, non lontano dall’Università. Un ambiente particolare, semplice e fine al contempo in cui Franco Scavazza da 10 anni accoglie i suoi ospiti. Di origine modenese Franco Scavazza è un one-man-show: proprietario, sommelier, cuoco, serve e si occupa individualmente di tutti i suoi clienti, i vecchi ed affezionati e i nuovi. Con modestia e professionalità presenta la sua cucina fatta di tradizione, di amore per la sua terra d’origine, per gli ingredienti, di passione per il suo lavoro e la missione che si è preposto: diffondere e far conoscere il meglio della tradizione mediterranea. Una carta che cambia in base ai prodotti che la stagione e il mercato offrono. Piatti che nascono dal rispetto della materia prima che si trasforma con arte e fantasia proponendo antiche ricette in veste moderna con delicati equilibri nelle sperimentazioni dei sapori. Ottima la carta dei vini italiani e tedeschi. Franco Scavazza prima di dedicarsi alla realizzazione di questo suo sogno è stato per tantissimi anni sommelier. In estate possibilità di sedere fuori.
Piatti tipici: Insalata tiepida di carciofi con pomodori secchi e caprino, lombatina di agnello su finocchi stufati, zuccotto con mousse di pera, tortelloni di zucca.
Da non perdere: tortelloni alla rapa rossa con rafano e arancia
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CAFÉ BRIXIA PASTICCERIA (Bockenheimer Landstr. 42-44, 60323 Frankfurt)
Il bar-pasticceria Brixia aperto nel 2017 grazie all’iniziativa di due giovani italiani è ormai un’istituzione nella comunità italiana e non solo. Paolo Panella, giovane maitre patissiere e responsabile del locale, ha abbandonato le rive del Garda e Verona per accettare una nuova sfida gastronomica sulle rive del Meno. A Verona ha fatto parte della brigata del pluristellato Casa Perbellini ed è proprio qui che scopre la sua passione per la componente dolce della cucina. E’ affiancato dalla sua compagna Lisa Talarico. Da Brixia si respira l’atmosfera di un bar all’italiana e di una pasticceria fine e signorile. Autenticità, modernità e attenzione alla tradizione, agli ingredienti con quella componente innovativa che rivendicano le nuove generazione, perché anche la cucina si evolve ed è dinamica.
Da non perdere: i panettoni natalizi e le colombe pasquali.
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INCONTRO. RISTORANTE ENOTECA (Augustinerstraße 57, 55116 Mainz)
Da decenni il ristorante rappresenta un luogo d’incontro per gli stimatori della cultura gastronomica italiana a Magonza. Il locale si affaccia su una delle vie pedonali del centro storico; con discrezione e professionalità il proprietario Giuseppe Dato è riuscito a creare un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire e gustare la vera tradizione mediterranea. Grande importanza le materie prime che giungono attraverso corrieri internazionali specializzati così come la regione di provenienza del proprietario, la Calabria, cui spetta assieme alla Sicilia un posto speciale nella carta delle vivande. Ottima anche la carta dei vini. Dal 2011 il locale ha ricevuto diversi riconoscimenti da testate tedesche del settore. Possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze.
Piatti tipici: Spaghettini calabresi alla ‘nduja, pomodorini freschi e aglio, tortelloni con ripieno di carciofi, ragù di pesce e frutti di mare, pomodorini e peperoncino, carré di agnello in una crosta di pistacchio, finocchi e patate
trancio di merluzzo in crosta di basilico e limone con finocchi al zafferano, cassatelle siciliane.
Piatto da non perdere: gnocchi di melanzane e ricotta fatti in casa con ricotta salata.
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PASTA DAVINI. (Heiligkreuzgasse 9A, 60313 Frankfurt/M. / Tel.:+49 69 57805106)
Un ambiente dal calore familiare accoglie i clienti trasmettendo a tutti la sensazione di trovarsi in una casa privata. La trattoria locale esiste dal 2009, la signora Roswita Stern, italo-tedesca, desiderava da tempo condividere con altre persone i piatti della Versilia e della Toscana, regione d’origine della madre. Il locale, a cui pensava, doveva evocare gli antichi focolari domestici, invitando a degustare i piatti della “nonna”, della ”mamma” o delle tante figure femminili legate ai ricordi d’infanzia. Specialità i primi piatti fra cui si ricordano: ribollita versiliese con fagioli, pappardelle al cinghiale, spaghettini all’arrabbiata. Ottima anche la panzanella all’uso di mamma e il tiramisù della casa.
Da non perdere: gli gnocchi di patate al burro e salvia. Il locale è piccolissimo, si consiglia prenotare.
Cosa si nasconde dietro questo nome? Un „nuovo“ locale, aperto circa un anno e mezzo fa, piuttosto piccolo, appena 50 mq che vuole offrire una cucina italiana „diversa“, legata alle tradizioni, con un’attenzione alla scelta dei prodotti e una grande importanza attribuita alla manifattura delle pietanze: la sfoglia delle paste viene tirata rigorosamente a mano, giusto per fare un esempio. Una „Fabbri-ca“ alimentare allora? Non proprio …. Dietro il nome del ristorante si nasconde quello del gestore e cuoco, Luigi Fabbri.
Dove la sillaba finale „CA“ potrebbe essere l’abbreviazione di „casa“: la casa di Luigi Fabbri. In effetti, entrando, si ha l’impressione di trovarsi in una sala pranzo semi open-space che si affaccia sulla cucina, ove è possibile osservare il signor Fabbri ai fornelli.
Fabbri non è nuovo a Francoforte: per moltissimi anni ha gestito il ristorante esclusivo del Palmengarten, Villa Leonhardi.
La qualità della cucina resta sempre alta con una particolare predilezione per i piatti della sua regione: l’Emilia-Romagna.