CINEMA&CUCINA

In collaborazione con il cinema CasaBlanca  Art Haus di Bad Soden, l’Accademia Italiana della Cucina di Francoforte presenta nuovamente  all’interno della rassegna mensile CINEMA ITALIANO una serata di CINEMA&CUCINA con la commedia Mine Vaganti (2010) di Ferzan Özpetek.

L’Accademia Italiana della Cucina (Delegation Frankfurt) präsentiert in Zusammenarbeit mit dem Kino CasaBlanca Art House (Bad Soden) einen Abend von CINEMA&CUCINA mit der Komödie Männer al dente von Ferzan Özpetek (2010).

Iniziativa in lingua italiana e tedesca / Die Veranstaltung findet auf Italienisch und Deutsch statt

DOVE/WO: Cinema CasaBlanca, Zum Quellenpark 2, Bad Soden a.T. Mit S3 erreichbar. Parkhaus: Am Bahnhof 3.
QUANDO/WANN: Venerdì 12 maggio – ore 19. Ingresso dalle 18:30/ Freitag 12. Mai – 19:00 Uhr. Einlass ab 18:30 Uhr.
INGRESSO/EINTRITT: 18 Euro (Film + Finger food: Pasta & Pasticcini).

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Acquisto biglietti al seguente Link: Begrenzte Plätze. Anmeldung erforderlich. Ticketverkauf unter dem folgenden Link:
https://www.casablanca-badsoden.de/show/646767395

LA CUCINA ITALIANA – CANDIDATA UNESCO

La cucina italiana candidata ufficialmente quale patrimonio dell’umanità UNESCO

La CUCINA ITALIANA è ufficialmente candidata a patrimonio UNESCO grazie anche al supporto e patrocinio dell’Accademia Italiana della Cucina. Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, rappresentato dal Ministro Francesco Lollobrigida e, il Ministero della cultura, rappresentato dal Ministro Gennaro Sangiuliano, hanno ufficialmente lanciato la candidatura UNESCO della cucina italiana quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il dossier verrà trasmesso dal Ministero degli Esteri all’Unesco e inizierà l’iter di valutazione che dovrebbe concludersi entro dicembre 2025.
promuovere la candidatura è stata una grande iniziativa corale, sostenuta da un Comitato scientifico presieduto da Massimo Montanari, Accademico Onorario, e composto tra gli altri dal Presidente Paolo Petroni e dalla Presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni.  Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco ha quindi approvato quanto proposto da tre importanti realtà: l’Accademia Italiana della Cucina, la Fondazione Casa Artusi e la rivista La Cucina Italiana, diretta da Maddalena Fossati.
Si tratta di una tradizione dalle mille facce in cui si riflette «la biodiversità culturale del Paese», con il comune denominatore «di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto a tavola come occasione di condivisione e di confronto».
Come sottolineato dal Ministro Sangiuliano, “È una decisione che valorizza quello che noi consideriamo un grande patrimonio nazionale, che riguarda moltissimi italiani. Non soltanto gli italiani che vivono in Italia, che sono 60 milioni, ma anche 70 milioni che vivono al di fuori del nostro Paese, e anche tutti gli stranieri che amano lo stile italiano e a quello si ispirano».

Presentazione saggio – Buchvorstellung

UN MONDO DI LIBRI 2023 – ITALIEN: EINE BÜCHERWELT 2023

Storia della pasta in dieci piatti. Dai tortellini alla carbonara (ilSaggiatore, 2021)
Die Geschichte der Pasta in zehn Gerichten (HarperCollins, 2021)

A colloquio con lo scrittore / Im Gespräch mit dem Schriftsteller

LUCA CESARI

La odiamo, la amiamo … ma la pasta resta sempre la pasta! Un lungo viaggio nella memoria gastronomica italiana che narra una parte fondamentale di noi attraverso piatti che hanno fatto la nostra storia e sono amati in tutto il mondo: dal ragù alla bolognese, al pesto genovese, dall’amatriciana, ai tortellini alla bolognese. Il saggio ha vinto il Premio Bancarella Cucina 2021 e il prestigioso Premio dell’Académie Internationale de la Gastronomie 2022.

Wir lieben sie – und wir hassen sie! Aber Pasta bleibt einfach Pasta! Eine lange Reise durch das kulinarische Vermächtnis Italiens anhand von Gerichten, die die gastronomische Geschichte unseres Landes mitgeschrieben, ja, geprägt haben, und in der ganzen Welt beliebt sind: Vom Ragù alla bolognese über das Pesto genovese und die Amatriciana bis hin zu den Tortellini alla bolognese. Das Buch wurde 2021 mit dem Bancarella Cucina Award und 2022 mit dem Acadèmie Internationale de la Gastronomie Award ausgezeichnet.

Incontro bilingue con traduzione consecutiva (DE/IT) / Zweisprachige Veranstaltung mit konsekutiver Übersetzung (DE/IT)
Quando / Wann: Venerdì, 24 marzo 2023, ore 19:00/ Freitag, 24 März 2023, 19:00
Dove / Wo: Libreria /Buchhandlung Weltenleser (Oeder Weg 40, 60318 Frankfurt/M.)
Iscrizione e informazioni/ Anmeldung und Informationen: accademiafrancoforte@gmail.com
Evento organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e patrocinato dal Consolato Generale di Francoforte.
Die Veranstaltung wird in Zusammenarbeit mit dem Italienischen Kulturinstitut Köln organisiert und steht unter der Schirmherrschaft des Italienischen Generalkonsulat zu Frankfurt.

DEGUSTAZIONE DI VINI … un po’ altra!

Benvenuti nel mondo della … MALVASIA.
Il vino prezioso d’Oriente che Venezia rese nobile nel Mediterraneo
(Kellerman Editore, 2022)

Nel Kitchen Open Space del @bornheimer.ratskeller, si è tenuta venerdì 24 febbraio un‘ interessante e coinvolgente degustazione di vini organizzata dalla delegazione accademica di Francoforte sul Meno. Laura Melara-Dürbeck, ispirata dal bellissimo e nuovo libro edito da @kellermanneditore (kellermanneditore.it) „Malvasia. Il vino prezioso d’Oriente che Venezia rese nobile nel Mediteranneo“ ci ha raccontato insieme ai sommelier Elena Bosani e Alessandro Farchione la storia della Malvasia. Elena e Alessandro hanno scelto e presentato tre vini molto apprezzati dai commensali: il vino friuliano doc del 2021 „Malvasia“ della Cantina Tunella @latunella, la malvasia abruzzese Doc del 2019 della Cantina Masciarelli @masciarelli_winery „Iskra Marina Cvetic“ e la malvasia „Capofaro“ Bianco Salina IGT Dolce del 2019 di Tasca d’Almerita/Tenuta Capofaro @tascadalmerita.

I due sommelier ci hanno illustrato le proprietà organolettiche dei vini e i loro territori di provenienza accompagnandoci nella varie fasi della degustazione. Un viaggio da Nord a Sud seduti a tavola. Le gustosissime pietanze di accompagnamento si sposavano perfettamente con i vini proposti: farrotto ai crostacei con pomodorini, salmerino di Wetterfeld con cavolo di rapa e raviolo ripieno al pesce, mele e mandorle, Soufflé di ricotta allo zafferano e cannella con variazione di arance sanguinello di Sicilia. Applausi finali meritati per lo chef Mario Furlanello e ai sommelier.

WORLD PASTA DAY IS BACK! A COLLOQUIO CON DAVIDE MOROSINOTTO.

In occasione della Fiera del libro di Francoforte abbiamo incontrato Davide Morosinotto, autore di ben 30 libri fantasy per ragazzi (tradotti in sedici lingue) e vincitore di numerosi premi, non solo in Italia ma anche all’estero. Morosinotto non è mai stato un cuoco né un esperto di cucina, ma abbiamo scoperto che nel 2018 ha pubblicato un bellissimo libro sulla pasta CUORE IN PASTA (Vallardi, Milano), una sorta di viaggio sentimentale nell’Italia della pasta fatta in casa. Un viaggio decisamente atipico per la sua produzione letteraria e che ci ha molto incuriosito.

A.I.C.: Com’è accaduto che un autore di libri fantasy per ragazzi, molto noto a livello internazionale, si sia messo a scrivere un libro sulla pasta che, pur essendo scritto in forma romanzata (potremmo quasi definirlo come un romanzo da cucina) in realtà ha per oggetto un tema totalmente estraneo al suo mondo di scrittore?

Morosinotto: Tutto è nato da un’intuizione del nostro gruppo creativo di storytelling. Si decise di scrivere un libro dedicato alla pasta e serviva uno scrittore che vivesse a Bologna. Così mi si chiese di lanciarmi in questo viaggio: un universo gastronomico completamente estraneo al mio mondo di scrittore. Accettai e pensai subito anche da dove iniziare. Ebbi una grande idea: andai a trovare mia nonna e la cosa incredibile è che lei, oltre a darmi la prima ricetta per la pasta fresca, iniziò a raccontarmi una marea di dettagli sulla sua vita a me totalmente sconosciuti. Ne rimasi molto colpito perché improvvisamente mi resi conto di quanto il cibo fosse legato ai ricordi e alle emozioni. Decisi così di incontrare diverse persone che, in qualche modo, avessero a che fare con il mondo della pasta, invitandole a raccontarmi le loro storie e i loro ricordi, legati per l’appunto alla pasta. È iniziata un’avventura interessantissima con testimonianze che vanno dal produttore di grano, a chef stellati, a cuochi di semplici trattorie, a produttori artigianali, a signore che s’incontrano con le vicine per preparare assieme i tortellini.

A.I.C.: Vivendo a Bologna ti sei trovato in effetti in una situazione privilegiata. È noto che l’impasto della pasta fresca a base di acqua e farina sia tutto sommato una realtà universale, un miscuglio noto da sempre a tante popolazioni. Ma la sfoglia (ecco la differenza!) richiede altro. Pensando all’Emilia-Romagna, penso alle ‘zdore, alle sfogline. Qual è l’utensile che maggiormente ti ha incuriosito in questa avventura?

Morosinotto: Beh, la sfoglia è cultura. Occorrono utensili per tirarla e manualità raffinatissima, forza e velocità. Girando per il libro in tantissimi ristoranti, posso dire che nessuno di loro tira più la pasta, anche quelli di alto livello. Tecnici ed esperti mi hanno detto che nessuno ormai si rende conto più realmente della differenza tra la sfoglia tirata a mano e quella a macchina. Per questo motivo mi ha colpito e mi colpisce ancora di più il matterello perché la pasta fresca è un cibo faticoso da fare, un cibo che richiede tempo: vedere i mattarelli scorrere tra le mani delle sfogline con una leggerezza e una velocità impressionante ha un suo fascino e mi emoziona sempre.attarello

A.IC.: Secondo te i giovani italiani oggi, senza i nonni o con i nonni lontani o con genitori che in cucina non hanno tempo, sono consci di questa loro cultura alimentare, di quanta cultura ci sia dietro un piatto di pasta fresca? Come possono essere tramandati questi saperi e sapori di cucina? Come si può ricucire qualcosa che è forse stato interrotto?

Morosinotto: Intanto devo dire che gli italiani hanno un vantaggio rispetto ad altri popoli e ad altre culture. Io ho vissuto molto in giro, anche in Australia per un po’: Iì ci sono case in cui non esiste la cucina, nel senso che un microonde e un bollitore per il caffè sono la cucina. In Italia non esiste una casa senza cucina, non può esserci proprio, per legge. In questo, quindi, siamo fortunati. Poi penso che, paradossalmente, uno dei pochi vantaggi di quello che è successo negli ultimi anni di pandemia, è che moltissimi ragazzi, costretti a stare in casa, hanno cominciato a cucinare. Ne ho conosciuti molti delle scuole medie che hanno imparato a fare il pane e a fare la sfoglia. Credo che i genitori non sapessero più come intrattenerli e così hanno tramandato qualcosa che altrimenti sarebbe andato perso. Ho parlato con molte persone che offrono corsi di cucina a vari livelli e penso che ciò possa essere l’altra cosa utile per riallacciare il filo. La curiosità c’è, ma se non hai in famiglia nessuno che ti possa insegnare, bisogna ricorrere ai corsi. Per esempio a Bologna c’è un‘offerta vastissima, dai corsi professionali a quelli semplicemente amatoriali. Vicino casa mia, c’è un Circolo Arci in cui il giovedì alcune signore si mettono insieme a insegnare come si fa la pasta e si tira la sfoglia.

A.I.C.: Questo mi fa pensare ad un altro dei punti che tu analizzi nel libro, Il discorso che fai quando parli del fare la pasta come qualcosa che ci unisce, che ci avvicina e ci trasmette tradizione e sapere, un cibo che ha un suo valore aggiunto.

Morosinotto: Certo. È così.

A.I.C.: Una domanda personale: quando metti le mani in pasta, qual è il tipo di pasta fresca che preferisci e perché (escludiamo però le tagliatelle perché sei di Bologna)?

Morosinotto: La pasta che facciamo noi in casa, io e la mia compagna che è molto più brava di me, sono dei tortelloni, preferibilmente di pesce, perché mangiamo pochissima carne. Ci piace la pasta ripiena perché necessita molto più tempo. Se la si prepara nello stesso giorno in cui la si mangia, significa investire il pomeriggio: la prepariamo con gli amici, ci si divide i compiti, c’è quello che fa il ripieno, quello che tira la sfoglia, quello che condisce.

A.I.C.: Mi fai venire in mente le immagini di mia madre che con le vicine di casa si passavano dei pomeriggi interi insieme: c’era chi impastava, chi tirava, chi controllava il ripieno, … un incontro, una sorta di unione come dicevamo prima. Ora però ritorno alla prima domanda: hai mai pensato di scrivere un libro fantasy in cui il o la protagonista sia la pasta?

Morosinotto: Allora, nel gruppo di scrittori con cui lavoro uno, Iaccarino, scrive libri per ragazzi dove il cibo è protagonista, gialli e avventure. Io non l’ho mai fatto ma grazie per l‘dea. Ci penserò. Io credo che tra le cose che il capolavoro ad esempio di Harry Potter fa molto molto bene ci sia la descrizione del cibo. È fatta in un modo magnifico. Per il mio lavoro questo l‘ho già fatto, cioè di solito descrivo con attenzione i sapori dei piatti nei libri, sia che siano piatti che so che i nostri lettori conoscono bene, sia che siano cose bizzarre e originali che magari vengono da posti lontanissimi. Questo ti da‘ una sensazione di vero e quindi noi scrittori siamo molto attenti a cosa mettiamo in tavola sulle pagine, dico noi perché è una attenzione nostra, del gruppo con cui lavoro, perché è una cosa collettiva.

A.I.C.: Bene, allora ti salutiamo e se farai un libro fantasy sulla pasta ce lo farai sapere. Pensiamo in modo positivo al futuro e la prossima settimana, in occasione del World Pasta Day, ci metteremo tutti ad impastare. Buon appetito a tutti!

VII SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

#VIVERE ALL’ITALIANA

SCRIVERE … DI GUSTO … CON GUSTO! SCHREIBEN … ÜBER GESCHMACK … MIT GESCHMACK!

Food writer, food blogger e food influencer. L’interesse per il cibo, degli ultimi tempi, ha dato vita ad una proliferazione di appassionati scrittori di gusto che mangiano per scrivere e scrivono per mangiare! Come si diventa e perché si decide di scrivere di gusto, di cucina, di ricette, d’ingredienti?

A Colonia e Francoforte dialogheremo con la Food-Bloggerin @Ariane Wirth-Piller. Al termine di ciascun incontro sarà possibile, per chi lo desideri, aderire alla proposta di una cena degustazione ispirata ai temi della rassegna, ovvero l’attenzione allo spreco, la convivialità, la sostenibilità e la stagionalità degli alimenti.

Giovedì 17 novembre 2022 alle ore 19 presso Zippiri Gourmetwerkstatt & Weinbar, Köln
Venerdì, 18 Novembre 2022, ore 19:30 InCantina, Frankfurt am Main

Informazioni e prenotazioni: accademiafrancoforte@gmail.com

CINEMA & CUCINA / KINO & KÜCHE

Lunedì, 12 settembre 2022, ore 19:30Montag, 12. September 2022, 19:30

UN OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI A 100 ANNI DALLA SUA NASCITA
EINE HOMMAGE AN PIER PAOLO PASOLINI zum 100.GEBURTSTAG

Una serata dedicata a PIER PAOLO PASOLINI, all’insegna del cinema, della letteratura e della cucina! Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. La sua attività di poeta, narratore, drammaturgo, regista e saggista lo porterà ad essere considerato una delle più acute e provocatorie intelligenze italiane del dopoguerra. Pasolini fu assassinato a Ostia nel 1975, un delitto che continua ad essere sepolto tra i misteri d’Italia. Nostro ospite sarà Gaetano Biccari, grande conoscitore di Pasolini. Ha curato il saggio Pier Paolo Pasolini in persona. Gespräche und Selbstzeugnisse (Verlag Klaus Wagenbach, 2022), che sarà presentato in apertura e aiuterà ad avvicinarci a questo importante e controverso intellettuale italiano. A seguire, la proiezione in lingua originale (italiano) con i sottotitoli in inglese di LA RICOTTA, il cortometraggio di 35 minuti, realizzato nel 1963 da Per Paolo Pasolini. In esso, ancora una volta, vengono privilegiati gli strati più umili ed emarginati della società, i morti di fame in senso letterale. Il protagonista principale, il povero Stracci, sottoproletario, morirà per un’enorme mangiata di ricotta.

Ein Abend, der PIER PAOLO PASOLINI gewidmet ist, im Zeichen des Films, der Literatur und natürlich der Küche! Pier Paolo Pasolini wurde am 5. März 1922 in Bologna geboren. Durch sein Werk als Lyriker, Erzähler, Dramatiker, Filmemacher und Essayist avancierte er als einer der bedeutendsten und streitbarsten italienischen Intellektuellen der Nachkriegszeit. Pasolini wurde 1975 in Ostia ermordet. Gaetano Biccari, ein großer Pasolini-Kenner, wird an diesem Abend unser Gast sein. Er hat das Buch „Pier Paolo Pasolini in persona. Gespräche und Selbstzeugnisse“ (Verlag Klaus Wagenbach, 2022) verfasst und wird uns diese bedeutende und umstrittenen Persönlichkeit näherbringen. Im Anschluss wird der 1963 von Pier Paolo Pasolini gedrehte Kurzfilm LA RICOTTA (Originalsprache IT/ Untertiteln EN/ Dauer 35 Min.) gezeigt. Darin werden erneut die bescheidensten und marginalisiertesten Schichten der Gesellschaft in Mittelpunkt stehen, die Hungernden. Der Hauptprotagonist, der Statist Stracci, ein Unterproletarier, stirbt an einem riesigen Ricotta-Käse-Essen.
Dove/ Wo: Kino CasaBlanca Art House (Zum Quellenpark 2, 65812 Bad Soden am Taunus)
Entrata/ Eintritt: € 15,–

Iniziativa in lingua italiana e tedesca / Die Veranstaltung findet auf Italienisch und Deutsch statt
Menù degustazione con finger food a base di ricotta / Degustationsmenü mit Ricotta-Fingerfood
Angolo libri / Büchertisch

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Acquisto biglietti al seguente Link:
Begrenzte Plätze. Anmeldung erforderlich. Ticketverkauf unter dem folgenden Link: https://www.casablanca-badsoden.de/show/2643942112

Un’iniziativa dell’Accademia Italiana della Cucina Francoforte in collaborazione con il cinema CasaBlanca Art House (Bad Soden)/ Eine Initiative der Accademia Italiana della Cucina Frankfurt in Zusammenarbeit mit dem Kino CasaBlanca Art House (Bad Soden)

SETTE GRADAZIONI DI VERDE

CONVIVIALE ESTIVA

FRANKFURTER GRÜNE SOßE E LA SALSA VERDE NELLA TRADIZIONE REGIONALE ITALIANA

Bagnèt verd, pesto alla genovese, gremolada milanese, salsa di cetrioli freschi, salsa al dragoncello toscana o agli òlaci abbruzzese, zogghiu siciliano e salmuriglio calabrese: sono solo alcune delle numerose salse verdi che arricchiscono i piatti del nostro universo gastronomico regionale. Se alcuni ingredienti costituiscono il comune denominatore (olio e/o aglio), in molte ricette poi s’impone la tipicità locale. Le salse verdi rendono più sfiziosi i primi piatti ma si abbinano anche ai secondi di carne e di pesce o semplicemente ad una fetta di pane abbrustolita. Un universo di verdi gradazioni, di erbette e sapori delicatissimi che si ritrovano soprattutto in primavera ma continuano sino a tutto il periodo estivo.
Vivendo a Francoforte non possiamo ignorare la famosa salsa verde tedesca che pare abbia persino varcato i confini della sua città: la Frankfurter Grüne Soße.

Una passeggiata fra ricette della tradizione e innovazione grazie allo chef Mario Furlanello (Bornheimer Ratskeller, Kettelerallee 72, 60385 Frankfurt-Bornheim).

Quando: mercoledì 22 giugno 2022 – 19:30 social hour / 20:00 cena
Partecipazione: su invito Informazioni: accademiafrancoforte@gmail.com

“Con gusto. Die kulinarische Geschichte der Italiensehnsucht“ (Wagenbach 2021)

A colloquio con/ Im Gespräch mit Prof. DIETER RICHTER

Giovedì 05 Maggio 2022, ore 19:00- 20:00/ Donnerstag, 05 Mai 2022, 19:00

Dieter Richter ci racconta la storia culturale di un incontro: come la cucina italiana abbia valicato le Alpi conquistando magicamente il palato dei tedeschi. Un doppio viaggio che segue prima le coordinate da Nord verso Sud, quando i viaggiatori europei del Grand Tour si riversano nel Bel Paese alla ricerca di una bellezza legata idealmente soprattutto al mondo classico. Il cibo in questa visione non riveste alcuna importanza, anzi, la cucina italiana appariva immangiabile e malsana. Ci volle molto tempo affinché la curiosità trasformasse il gusto estraneo in familiare. Da Sud verso Nord, a partire dal XVIII secolo, i primi commercianti ambulanti portano oltralpe gli agrumi e il gusto agro-dolce; nel secolo successive seguono i gelatieri stagionali, finché, nel XX secolo, la grande emigrazione italiana degli anni ’70 verso la Germania e i ricordi gastronomici dei turisti tedeschi al rientro in patria dall’Adriatico, determinano l’ingresso trionfale di pizza e pasta nei gusti dei tedeschi. Dieter Richter è stato docente di Storia della Letteratura critica presso l’Università di Brema. A partire dagli anni ’90 insegna in varie università italiane come visiting professor. È considerato uno dei massimi conoscitori del nostro paese in Germania. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati all’Italia, in particolare al Golfo di Napoli. Vive a Brema e Ravello, è cittadino onorario di Amalfi e nel 2008 ha ricevuto l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Dieter Richter erzählt die Kulturgeschichte einer Begegnung: Wie die italienische Küche die Alpen überquerte und den deutschen Gaumen magisch eroberte. Es handelt sich um eine doppelte Reise, die den Koordinaten von Nord nach Süd folgt und in der Zeit beginnt, als europäische Reisende mit der „Grand Tour“ auf der Suche nach einer Vorstellung von Schönheit nach Italien reisten, die vor allem mit der Welt der Antike zu tun hatte. In der damaligen Vorstellung spielte das Essen noch keine Rolle: die Italienische Küche erschien sogar ungenießbar und ungesund. Es dauerte lange, bis die Neugierde einen fremden Geschmack in einen vertrauten umwandelte. Von Süden nach Norden: Im 18. Jahrhundert waren es die ersten ambulanten Händler, die Zitrusfrüchte und süß-saure Aromen in die Alpenländer brachten; im nächsten Jahrhundert folgten saisonale Eisverkäufer, bis im 20. Jahrhundert die große italienische Auswanderung der 1970er Jahre nach Deutschland und die gastronomischen Erinnerungen deutscher Touristen an der Adria bei ihrer Heimkehr zum Siegeszug von Pizza und Pasta in den deutschen Geschmack führten. Dieter Richter war Dozent für Geschichte der kritischen Literatur an der Universität Bremen. Seit den 1990er Jahren lehrt er als Gastprofessor an verschiedenen italienischen Universitäten. Er gilt als einer der größten Kenner unseres Landes in Deutschland. Er hat zahlreiche Aufsätze über Italien veröffentlicht, insbesondere über den Golf von Neapel. Dieter Richter lebt in Bremen und Ravello, ist Ehrenbürger von Amalfi und erhielt 2008 den Verdienstorden der Italienischen Republik.

Un’iniziativa organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina (Delegazione Francoforte) e dalla Deutsch-Italienische Vereinigung e.V. di Francoforte in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Francoforte.
Eine Initiative der Accademia Italiana della Cucina (Delegation Frankfurt) und der Deutsch-Italienischen Vereinigung e.V. Frankfurt in Zusammenarbeit mit dem Italienischen Kulturinstitut in Köln und unter der Schirmherrschaft des Italienischen Generalkonsulats Frankfurt.
Si ringraziano  per la collaborazione le casi editrici Laterza e Wagenbach e la libreria Weltenleser di Francoforte.
Evento in lingua tedesca e italiana / Veranstaltung in deutscher und italienischer Sprache Moderazione / Moderation: Dr. Caroline Lüderssen, Dott. Laura Melara-Dürbeck
Dove/Wo: Deutsch-Italienische Vereinigung (Arndt Str. 12, Frankfurt a.M.)
Ingresso libero – Eintritt frei
Iscrizione e informazioni/ Anmeldung und Informationene: accademiafrancoforte@gmail.com