EMERGENZA CRISI COVID-19

AIUTI DELLO STATO TEDESCO PER LA GASTRONOMIA E RISTORAZIONE

L‘Avv. Rodolfo Dolce dello Studio legale Dolce · Lauda ci ha gentilmente riassunto la normativa  vigente in Germania riguardante aiuti e sussidi pubblici che lo stato tedesco offre a tutti gli operatori del settore della gastronomia e ristorazione per fronteggiare la crisi del COVID-19.

1. Finanziamenti diretti
Lo Stato federale tedesco ha stanziato fondi per piccole e medie imprese che i singoli Länder hanno in parte integrato con propri interventi. In Assia (Hessen) piccole imprese (come ristoranti o negozi con fino a 5 dipendenti) possono richiedere un finanziamento a fondo perduto, ossia non restituibile, di 10.000 €. Il presupposto fondamentale è che esso sia indispensabile per coprire spese correnti (affitto, leasing, ecc.) e che la momentanea mancanza di liquidità sia dovuta esclusivamente alla pandemia del Coronavirus. Nel modulo si dovrà dichiarare il fatturato di marzo 2020 e quello di febbraio e/o marzo 2019 per verificare la perdita dovuta alla crisi Covid-19 (https://rp-kassel.hessen.de/corono-soforthilfe). Aziende aventi dai 6 ai 10 dipendenti a tempo pieno, possono ottenere 20.000 €; con più di 10 dipendenti l’importo aumenta a 30.000 €. Il numero dei dipendenti viene calcolato sulla base delle ore lavorative: un dipendente con più di 30 ore lavorative viene considerato come dipendente a tempo pieno. La domanda deve essere redatta on-line. Solitamente si riceve lo stesso giorno o il giorno successivo alla stessa, una richiesta dall’ente erogatore con l’invito a comunicare l’importo del fatturato. Il versamento viene effettuato con estrema celerità. Entro i due giorni successivi verrà bonificato sul conto del richiedente il finanziamento richiesto. Lo Stato si riserva ovviamente di verificare la veridicità dei dati in un secondo momento.
Le richieste possono essere presentate entro il 31.05.2020.

2. Cassa integrazione (Kurzarbeit)
Il legislatore ha facilitato notevolmente i presupposti per richiedere la cosiddetta Kurzarbeit. Ogni esercizio, piccolo o grande che sia, i cui dipendenti siano assunti regolarmente, può chiedere agli stessi di entrare in Kurzarbeit fino al 31/12/2020 (o anche sino ad una data anteriore). Nel caso in cui l’attività dell’azienda sia stata compromessa addirittura da una chiusura forzata da parte di un decreto governativo (come nel caso della crisi da Covid-19), il titolare dell’esercizio può richiedere la Kurzarbeit 0. Ciò significa che il dipendente  riceve l’80% dello stipendio; con un figlio minorenne a carico, l’indennità sarà pari all’87% dello stipendio, senza subire detrazioni in relazione ai contributi (come la pensione) che, invece, continueranno a venire versati al 100%. I costi della Kurzarbeit sono interamente a carico dell’Agenzia del Lavoro (Bundesagentur für Arbeit). Il datore di lavoro dovrà solo anticipare gli importi che gli saranno successivamente rimborsati.
Il datore di lavoro può optare anche per la riduzione dell’orario di lavoro del dipendente, per esempio dimezzandolo. In tal caso il dipendente riceverà i 50% della retribuzione “normale” dal suo datore di lavoro e l’80% e/o 87% della metà residua come Kurzarbeitergeld, quindi, in conclusione, percepirà 90% e /o il /93,5 del suo stipendio.

3. Grundsicherung 
Chi sia stato particolarmente colpito dalla crisi Covid-19 e sia completamente privo di mezzi, può rivolgersi sempre all’Agenzia del Lavoro (Bundesagentur für Arbeit) per richiedere una Grundsicherung, concessa in particolari situazioni anche a operatori autonomi, come anche a titolari di esercizi nel settore della ristorazione. Le prestazioni sono modeste, dovendo solo garantire il minimo esistenziale necessario. Non esistono criteri generici, viene sempre valutato il caso singolo.

4. Crediti agevolati
Esercizi con più di 10 dipendenti possono fare domanda alla propria banca per un finanziamento agevolato garantito dalla Banca Statale KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau). L’importo massimo per imprese fino a 50 dipendenti è 500.000 €. Secondo la normativa la banca non deve fare una valutazione del rischio connesso al finanziamento, essendo il credito garantito al 100% dallo Stato. In pratica, però, tali  finanziamenti non vengono concessi con la stessa celerità degli aiuti statali diretti.

5. Aiuti fiscali
L’agenzia delle entrate (Finanzamt) rinuncia fino al 31/12/2020 agli anticipi per l’I.V.A.  (Mehrwertsteuer) e per l’imposta sul reddito (Einkommensteuer). Il fisco rinuncia alla riscossione dei propri crediti fino al 31/12/2020. Si può chiedere un adeguamento (riduzione) degli anticipi fiscali già versati. A partire dal 01/07/2020 sino al 30/06/2021 la Mehrwertsteuer per la ristorazione (cibo consumato nel locale e da asporto) è ridotta dall’attuale 19% al 7 %.

6. Sospensione dei pagamenti
Esercizi con meno di 9 dipendenti e meno di 2.000.000 € di fatturato possono sospendere i pagamenti per tutte le obbligazioni correnti (p.e. contratti di leasing) fino al 30.06.2020 se impossibilitati a pagare, causa crisi Coronavirus, sempre che i creditori, a loro volta, non si trovino anche in una situazione d’emergenza. Questo diritto non si applica per la locazione (affitto) di immobili. Per le abitazioni ad uso privato, i contratti d’affitto non possono essere disdetti dal proprietario per morosità se l’inquilino non versa l’affitto dei mesi di marzo, aprile e/o maggio 2020 che dovranno in tutti i modi essere saldati entro il 30.06.2022.

Per qualsiasi chiarimento e ulteriore informazione siete pregati di contattare 

Dolce · Lauda
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